Un progetto di collaborazione scientifica promosso da Fondazione per la Scuola, in collaborazione con INDIRE e Università di Bologna, per introdurre e valutare l’uso delle carte Scaffold a supporto della progettazione didattica e dello sviluppo integrato delle competenze chiave europee e trasversali.
INTRODUZIONE
Equità e inclusione sono al centro delle politiche educative.
Nel contesto scolastico attuale, progettare attività didattiche che integrino competenze disciplinari, chiave e trasversali è una sfida cruciale per promuovere un’istruzione più equa e capace di valorizzare tutti gli studenti.
Le competenze chiave – come quelle digitali, imprenditoriali, per la sostenibilità e per la crescita personale e sociale – sono state definite dalla Commissione Europea attraverso quadri di riferimento specifici (DigComp, EntreComp, GreenComp e LifeComp) e rappresentano un pilastro per l’educazione contemporanea.
Accanto ad esse, le competenze trasversali – tra cui pensiero critico, collaborazione, creatività, consapevolezza, capacità di apprendere ad apprendere – attraversano tutte le discipline e costituiscono una base essenziale per l’inclusione sociale, la partecipazione civica e la realizzazione personale.
In questa prospettiva si colloca Scaffold, uno strumento progettato da European Training Foundation (ETF) in collaborazione con Joint Research Centre (JRC) della Commissione Europea. Si tratta di un mazzo di 102 carte pensate per aiutare insegnanti ed educatori nella progettazione di attività didattiche che integrino competenze chiave e trasversali in modo creativo, efficace e centrato sugli studenti.
IL PROGETTO
Il progetto nasce dalla collaborazione scientifica tra Fondazione per la Scuola, INDIRE e il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna con l’obiettivo di:
- Tradurre e localizzare le carte Scaffold e i relativi manuali d’uso in italiano,
- Sperimentarne l’utilizzo con un gruppo selezionato di docenti italiani,
- Valutare l’impatto dello strumento sulle pratiche didattiche.
La sperimentazione prevede una formazione light touch, pensata per accompagnare i docenti nell’uso delle carte Scaffold in modo sostenibile e compatibile con i tempi della pratica professionale. Il percorso formativo sarà agile e orientato all’uso pratico dello strumento, con contenuti e modalità in via di definizione.
La prima fase della sperimentazione coinvolge i docenti della community eTwinning, una rete europea attiva dal 2005 che promuove la collaborazione scolastica e l’innovazione metodologica. A partire dal prossimo anno scolastico, saranno coinvolti anche i docenti delle scuole che partecipano all’iniziativa Città dell’Educazione, promossa dal gruppo Compagnia di San Paolo.
GLI OBIETTIVI
L’iniziativa mira a:
- Supportare i docenti nella progettazione di attività didattiche integrate,
- Favorire lo sviluppo di competenze chiave e trasversali,
- Rafforzare la consapevolezza pedagogica e progettuale degli insegnanti,
- Promuovere l’uso di uno strumento didattico europeo adattato al contesto italiano.
LA METODOLOGIA
Il progetto adotta un approccio misto sequenziale esplorativo, combinando metodi qualitativi e quantitativi:
- Una fase qualitativa esplorativa iniziale (workshop osservativi e interviste individuali),
- Una fase quantitativa (questionario pre-post rivolto ai docenti coinvolti nell’uso delle carte e/o relativa formazione),
- Un’ulteriore fase qualitativa (da confermare).
Le principali domande di ricerca riguardano:
- L’impatto dell’uso delle carte sulla conoscenza e consapevolezza delle competenze trasversali e sulle competenze progettuali.
- I fattori che facilitano o ostacolano l’adozione delle carte nei contesti educativi.
- La possibilità che l’uso delle carte si trasformi in una competenza progettuale autonoma.
I RISULTATI
I risultati attesi del progetto includono:
- Un aumento nella consapevolezza e nella conoscenza delle competenze trasversali,
- Un miglioramento della capacità progettuale dei docenti,
- L’identificazione di buone pratiche per l’integrazione delle carte Scaffold nella didattica quotidiana.
I primi risultati saranno disponibili entro la fine del 2026 e saranno disseminati attraverso report, articoli, eventi pubblici e materiali formativi aperti.