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Progetto di ricerca avviato nel febbraio 2021 in collaborazione con l’Università di Padova e in accordo con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, che ha visto la partecipazione di alcune classi di scuola secondaria di secondo grado di Torino, coinvolte in un’indagine per valutare la correlazione tra il passaggio forzato alla didattica a distanza – a cui gli studenti sono stati obbligati dal diffondersi della pandemia da Covid-19 – e lo sviluppo delle competenze caratteriali.

RICERCA

Il progetto di ricerca ha preso le mosse dagli effetti che la crisi epidemica attraversata dall’Italia nella primavera del 2020 ha prodotto sulla scuola, con particolare riguardo per il tema della didattica a distanza (DAD) e del ruolo della tecnologia nell’educazione scolastica.

L’esperienza educativo-scolastica vissuta ha influito non soltanto sulla componente cognitiva e curricolare degli apprendimenti, ma anche su aspetti centrali dello sviluppo umano degli alunni, a loro volta particolarmente rilevanti in vista di certi life outcomes individuali e sociali.

La ricerca, condotta a partire dalla fine del 2020 e conclusa nel mese di novembre 2021 in 6 scuole secondarie di secondo grado torinesi, si è sviluppata a partire da queste ipotesi di fondo:

  • il brusco passaggio forzato alla DAD (laddove è stato possibile realizzarlo) ha rappresentato una discontinuità nelle biografie educative di alunni e insegnanti, modificando profondamente le relazioni educative e la socialità tra pari;
  • l’impatto quantitativo e qualitativo di tale discontinuità sugli alunni è variato a seconda del livello di competenze caratteriali (CC), o socio-emotive, degli alunni stessi, in particolare della loro autonomia, responsabilità, senso di auto-efficacia, creatività, capacità di cooperazione e di leadership;
  • a sua volta, la modalità telematica ha modificato e/o interferito con l’emergere di alcune dimensioni importanti dello sviluppo umano dei giovani alunni, quali le CC in questione, la riflessività personale e la capacità di orientamento al futuro;
  • di conseguenza, le CC hanno assunto sempre maggiore rilevanza, sia come presupposto che come effetto di buone pratiche di DAD, ri-articolando riflessivamente le relazioni e le pratiche educative scolastiche.

Il progetto si è prefissato, inoltre, l’obiettivo di identificare e analizzare alcune buone pratiche, portate avanti dagli istituti coinvolti.

L’indagine ha coinvolto le scuole in tre fasi:

  • la raccolta di narrazioni autobiografiche degli alunni (storytelling in tre puntate), per cogliere le loro rappresentazioni e riflessioni sugli aspetti sopra citati; in particolare una riflessione retrospettiva (il passato recente: il lockdown e l’irrompere della DAD), una riflessione al momento presente e l’orientamento al futuro;
  • la ricostruzione della cultura e l’ambiente educativo degli istituti scolastici osservati attraverso interviste e focus group con dirigenti scolastici e insegnanti delle scuole aderenti;
  • una esperienza di gamification con gli studenti con l’intento di indagare una specifica competenza socio-emotiva, messa fortemente sotto scacco dalla DAD, ossia la cooperazione.

Lo sviluppo e gli esiti della ricerca saranno presentati in un volume della Collana editoriale della Fondazione per la Scuola – Il Mulino, in pubblicazione nell’anno 2022.